Dalla diagnosi al ripristino delle corrette condizioni estetiche e di salubrità dell’immobile: la lotta contro i fenomeni di umidità di risalita va combattuta su più fronti e con un approccio integrato e a 360°. In partenza un nuovo step del progetto di ricerca del CNT-Apps dedicato al PROGETTO DI RISANAMENTO DA UMIDITÀ.

Diagnosi, installazione della CNT, asciugatura dei muri, rimozione degli intonaci compromessi (laddove possibile) e sostituzione con materiali porosi e traspiranti, inserimento di sistemi per la corretta ventilazione degli ambienti e monitoraggio costante dei risultati. Dalla focalizzazione del problema alla sua risoluzione definitiva, sono tanti i passaggi necessari a combattere il nemico forse più insidioso degli immobili storici, presente (in misura più o meno marcata) nella quasi totalità del nostro patrimonio edilizio. Passaggi che compongono un vero e proprio PROGETTO DI RISANAMENTO.

Proprio questo approccio nuovo ed olistico agli interventi sta spingendo il partenariato CNT-Apps ad allargare le maglie del proprio progetto di ricerca sperimentale interuniversitario, accogliendo nuovi partner industriali che propongono tecnologie complementari alla CNT (Charge Neutralization Technology Applications) e indispensabili per ottenere un risanamento completo. Se la neutralizzazione di carica agisce, infatti, in modo efficace e definitivo sul problema della risalita dell’acqua nella muratura (come è stato dimostrato dall’applicazione pratica in migliaia di casi in Italia e anche in situazioni estreme come a Venezia), solo un approccio integrato può contribuire all’ottimizzazione del risultato. «Per raggiungere questa nuova frontiera oggi è indispensabile fare ricerca in nuovi cantieri con la Tecnologia a Neutralizzazione di Carica CNT – spiegano i referenti scientifici del CNT-Apps  – abbinando uno studio concomitante con un corretto ricambio di aria e un corretto risanamento/restauro delle murature degradate dalla pregressa o contestuale umidità di risalita».

Ma quali sono i sistemi collaterali alla CNT che saranno integrati nel nuovo step del progetto di ricerca sul risanamento da umidità?

Il primo fattore da tenere conto è proprio quello insito nella parola PROGETTO. Ogni fase del percorso di risoluzione di un fenomeno da umidità di risalita deve essere oggetto di uno studio olistico che ne consideri ogni aspetto. Più in dettaglio, si parte sempre da una diagnosi (che può essere completa di passaggi come un’indagine strumentale in loco con ausilio di termografia così come di analisi di laboratorio su campioni della muratura ammalorata».

Post installazione della CNT, quando le murature hanno iniziato la fase di asciugatura, è necessario intervenire con la rimozione non solo delle muffe e dei sali visibili sulla superficie delle pareti, ma anche (laddove possibile, in relazione alla presenza di decorazioni e affreschi) degli intonaci ammalorati sostituendoli con composti a base di materiali porosi (come calci naturali). E con pitture traspiranti. Infine, un ambiente è sano solo se correttamente ventilato. L’arieggiamento è indispensabile in una buona fase di asciugatura dei muri. Per questo, il risultato sarà tanto più rapido quanto più sarà possibile un costante ricambio di aria nell’ambiente oggetto di fenomeni di umidità. Garantendo, inoltre, protezione anche dalla presenza di inquinanti e batteri. La ventilazione può essere naturale o meccanica: nel secondo caso, è possibile ricambiare aria in modo efficiente in un ambiente senza disperdere calore o frescura in inverno o d’estate installando tecnologie di Ventilazione Meccanica Forzata o VMC con relativo recupero di calore.

Proprio nell’ottica di ampliare i confini del progetto di ricerca, i referenti scientifici del CNT-APPs hanno inviato in queste settimane una manifestazione di interesse a due aziende complementari a Domodry (detentore del brevetto per la tecnologia CNT), ritenute molto serie e che negli anni si sono distinte per l’attenzione alla ricerca e alla qualità. Si tratta della RI.EL.CO azienda con grande attenzione al ricambio aria in vari settori dall’industria ai musei, con una tecnologia innovativa e della Fassa Bortolo azienda leader nel settore dei materiali di risanamento e si è sempre distinta per aver portato avanti ricerche anche con il CNR, per innovare i prodotti attraverso la scienza.