L’ultimo sopralluogo si è svolto da poche settimane alla presenza, come ospiti, di un folto gruppo di tecnici ed esperti del settore. Le stanze risanate custodiscono il prezioso archivio della Confraternita della Misericordia.

Siamo nel cuore del centro storico di Torino. Nei sotterranei della chiesa della Misericordia (o degli Impiccati), dedicata a San Giovanni Battista, l’installazione della CNT del gruppo Leonardo Solutions ha consentito il totale risanamento degli ambienti, che ospitano una sala conferenze e il prezioso archivio della Confraternita della Misericordia, proprietaria del bene immobile.

A toccare con mano l’evidente risultato, che ha portato a una totale asciugatura delle murature, è stato a fine gennaio un folto gruppo di tecnici ed esperti del settore, che sono stati invitati a presenziare a una campagna di verifica tecnica per testare l’efficacia del metodo CNT. L’indagine ha riguardato sia la Chiesa che i locali al piano terra del limitrofo Palazzo Barbaroux. A condurre il sopralluogo, oltre agli addetti del gruppo Leonardo Solutions, anche il professore Carlo Ostorero, del Politecnico di Torino, parte integrante del gruppo di lavoro del CNT-APPs.

La chiesa

L’edificio che ospita la Chiesa della Misericordia fu realizzato sul sito dove sorgeva la precedente chiesa del monastero di San Pietro, gravemente danneggiato dai bombardamenti subiti durante l’assedio di Torio del 1706. Nel 1720 fu acquistato, dalle monache lateranensi di Santa Croce, da parte della Arciconfraternita della Misericordia, ente vocato al conforto dei condannati a morte, alla cura delle esequie e alla celebrazione delle funzioni in suffragio di queste anime. La Confraternita fra il 1723-1758 compì significativi interventi di consolidamento e di ristrutturazione dell’antica fabbrica.

Il restauro della Chiesa in epoca contemporanea è iniziato nel 2009 per lotti: si è partiti, come racconta Alberto Tealdi, Governatore dell’ente ecclesiastico, dalle pareti alle volte per passare a pavimenti e impianti e all’installazione del geotermico. Poi è stata la volta della sacrestia e dell’Aula Capitolare (in cui sono presenti pregevoli ornamenti in stucco di Carlo Papa e armadi lignei in stile barocco-piemontese dei Mastri Ludovico Buscaglione e Bernardo Maffei). Infine, si è passati alle stanze sotterranee dove è stata installata nel 2015 la CNT e in ultimo è stata inserita l’ascensore che collega i sotterranei alla sacrestia. L’intervento è stato sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. In particolare, al primo piano ipogeo è stato risanato l’ambiente che ospita l’archivio (50 metri lineari di documentazione dal 600 ad oggi, compreso il periodo napoleonico) ed è stata predisposta una sala di consultazione oltre a una saletta per riunioni e per piccoli eventi. Tutto è stato realizzato di concerto con l’attenta collaborazione e supervisione della Soprintendenza. Rup del procedimento è stata l’ingegner Patrizia Bagliano.

I risultati

In entrambi gli immobili oggetti dei controlli è stato dimostrato visivamente (anche e non solo con l’ausilio di un’indagine termografica svolta con termocamera a raggi infrarossi) come l’applicazione della CNT, installata ormai da diversi anni, sia garanzia di successo, certo e duraturo nel tempo, di risoluzione del problema dell’umidità di risalita capillare.  Le verifiche in campo sulla CNT (tecnologia brevettata dal gruppo Leonardo Solutions) hanno lo scopo di confermarne l’efficacia come soluzione scientificamente validata per l’umidità di risalita. La CNT è ormai riconosciuta come Metodo Scientifico avendo ampiamente dimostrato la sua efficacia su migliaia di edifici.

Lo studio più importante è stato condotto su quasi 4mila edifici dal 2016 al 2019 e finanziato dall’Unione europea, riportato su questo testo “Libro CNT-APPs” con le ricerche più avanzate sull’umidità di risalita e 27 casi studio di dettaglio.