Da giovedì 20 maggio, i 150 rappresentanti delle più autorevoli organizzazioni pubbliche e private operanti nel settore della valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico culturale del Bel Paese sono coinvolti nei lavori degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, guidati da Ivan Drogo Inglese, presidente di Assopatrimonio, che coordina il gruppo direttivo della consulta, cui siedono ben 5 ex ministri della Repubblica, tra cui Valdo Spini, ora presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane. Segreteria tecnica di Assopatrimonio e il patrocinio del Cnel.

L’Arch. Alberto Rui e il Dott. Ciro Piccioli, rispettivamente presidenti di FEDERESTAURO e AIES, partner del CNT-APPs, sono intervenuti e hanno autorevolmente presieduto la prima sessione. Hanno dato una visione di coordinamento integrato e di valorizzazione delle competenze, come opportunità per contribuire al Piano strategico per la Salvaguardia e la Valorizzazione del nostro Patrimonio Architettonico.

Foto in apertura da www.impresedilinews.it 

Si è riunito, per la prima volta, lo scorso giovedì 20 maggio – rigorosamente in modalità online – il cosiddetto “Parlamentino” del patrimonio italiano e sono così iniziati in modo ufficiale i lavori degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, che dureranno per i prossimi 12 mesi. Nel post-pandemia, l’Italia riparte dalla cultura con il preciso obiettivo di creare occupazione e sviluppo in un settore strategico per il nostro Paese. Il Parlamentino è, infatti, il primo organo di confronto e di coordinamento sul patrimonio architettonico, artistico, storico e culturale dal 1946.

Sono 150 i seggi assegnati ai rappresentanti delle più autorevoli organizzazioni italiane, private e pubbliche, che operano nel settore della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio architettonico, artistico e culturale. Lo scopo è valorizzare una ricchezza che potrebbe rappresentare una delle principali opportunità di lavoro e di occupazione, oltreché di sviluppo economico e di turismo del post-pandemia, grazie anche al confronto che si terrà nel corso degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, un’assemblea permanente e plenaria, che lavorerà nei prossimi 12 mesi sul tema.

Il patrimonio come opportunità di lavoro sarà il tema al centro dell’esame di specifiche commissioni suddivise nei settori Accademie, scuole e università; Cinema; Economia, finanza e investimenti; Europa; Digitalizzazione e innovazione tecnologica; Lavoro e occupazione; Paesaggio e territorio; Patrimonio immobiliare; Professioni; Restauro; Turismo».