Ospite al webinar virtuale della Toscana, la presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Anna Carulli ha spiegato gli obiettivi che l’associazione no profit si pone sin dalla sua costituzione, nel 1990. Fra le tecnologie basate sulla scienza e che contribuiscono a un’architettura sana spicca la CNT per la risoluzione dell’umidità di risalita capillare.

Massimo rispetto per il patrimonio storico costruito e un approccio metodologico scientificamente provato. A mettere in luce le caratteristiche della tecnologia CNT per la risoluzione dell’umidità di risalita è stata, durante il webinar che ha fatto tappa virtuale in Toscana, a marzo, l’architetto Anna Carulli, presidente nazionale di INBAR.

INBAR è l’acronimo di Istituto Nazionale di Bioarchitettura, associazione no profit creata nel 1990 da Ugo Sasso  con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’efficientamento energetico e della sostenibilità ambientale, spingendola verso l’assunzione di atteggiamenti ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema, che da 30 anni svolge un ruolo determinante per la sensibilizzazione e l’informazione della società e la formazione degli operatori sui temi dell’abitare sano, della riqualificazione del territorio e della riconversione ecologica del settore delle costruzioni.” Oggi l’associazione che da sempre è una realtà multidisciplinare (che accoglie professionisti competenti anche in settori di appartenenza molto diversi fra loro) che si occupa di bioarchitettura in tutte le sue forme, dalla consulenza sul concetto energetico alla certificazione energetico-ambientale al monitoraggio ambientale e diagnostico, dalla scelta dei materiali alle sue applicazioni in riferimento dei fattori coinvolti nel sistema edificio.

«Nella denominazione storicamente – spiega l’architetto Carulli – si è deciso di anteporre la parola “bio” ad “architettura” proprio per sottolineare quelli che erano i primi indicatori in difesa dell’uomo e del suo benessere in tutte le relazioni con l’ambiente, dalle malattie cosiddette del progresso, dovute a una mancanza di diagnostica». INBAR è articolato a livello territoriale in sezioni provinciali (attualmente una quarantina nelle principali città italiane) attive nel promuovere le tesi della Bioarchitettura® nelle diverse realtà locali.

Inoltre, INBAR eroga corsi di formazione in collaborazione con Fondazione Green e Fondazione Riusiamo l’Italia sulle tematiche della sostenibilità, del riuso e della rigenerazione. L’Istituto nel 2020 è stato accreditato Organo certificato ISO 17024 per il corso “Esperto CAM (Criteri Ambientali Minimi) in edilizia”. Recentemente è stato pubblicato il manuale sul benessere e la sostenibilità del recupero edilizio in collaborazione con ISS (Istituto Superiore di Sanità) che tratta dell’inquinamento indoor a cura del Dott. Silvano Tramonte e l’Arch. Donatella Wallnofer.

Nel Webinar Toscana di CNT-APPs l’Architetto Anna Carulli ha affermato l’importanza della tecnologia CNT. «Un metodo che si basa su un’approccio scientifico – ha spiegato – che INBAR ha da sempre studiato nelle diverse applicazioni, per diversi monitoraggi ambientali e per la relativa risoluzione dei problemi connessi all’umidità di risalita capillare negli edifici».